09 Set Fisiokinesiterapia, cosa cura?
Che cos’è la fisiokinesiterapia e cosa cura? Il termine deriva dal greco e contiene al suo interno le parole fisio e kinesi. Quest’ultima indica il “movimento”. Partendo dall’etimologia della parola fisiokinesiterapia si arriva a comprenderne il significato intrinseco. Si tratta di una branca della medicina, o meglio della fisioterapia, che pone al centro dei propri studi il movimento del corpo umano, accendendo i riflettori su:
- Muscoli
- Ossa
- Articolazioni
La definizione medica della fisiokinesiterapia definisce tale branca della fisioterapia come un insieme di trattamenti fisioterapici finalizzati alla riabilitazione motoria dei pazienti in seguito a:
- traumi
- incidenti
- interventi chirurgici
- ingessature
- utilizzo di tutori
Cosa cura la fisiokinesiterapia?
Il corpo umano è una macchina perfetta. Tutto si muove in assoluta sinergia. Quando capitano eventi traumatici o intervengono determinate patologie diviene molto complicato svolgere determinati movimenti. Qui entra in campo la fisiokinesiterapia. Cosa cura tale disciplina medica? Ogni qualvolta, dopo un trauma o un’operazione chirurgica, ma anche con il degenerare di determinate patologie, un paziente abbia la necessità di affrontare un percorso di riabilitazione per il completo recupero delle funzioni motorie, un medico specializzato ordina e dispone terapie ad hoc sulla zona interessata.
I campi di applicazione della fisiokinesiterapia sono davvero numerosi. Tale disciplina medica viene chiamata in causa per:
- la riabilitazione motoria dei vari arti
- la cura di patologie neurologiche
- la cura di patologie reumatologiche
- la cura di patologie cardiovascolari
- la cura di patologie respiratorie
Nello specifico quando si parla di patologie ortopediche si fa riferimento a: lesioni muscolari e tendinee, lussazioni, infiammazioni, artrosi, scoliosi, colpi di frusta, distorsioni e fratture.
Per le patologie neurologiche la fisiokinesiterapia viene chiamata in causa per trattare problemi e disagi derivanti dalla sclerosi multipla, ma anche da paralisi cerebrali, patologie neuromuscolari e ictus.
Nel campo delle patologie respiratorie la fisiokinesiterapia aiuta i pazienti sottoposti ad una lunga degenza a rinforzare i muscoli toracici permettendo loro di poter respirare meglio.
Fisiokinesiterapia attiva o passiva
La fisiokinesiterapia, in base all’approccio riabilitativo da utilizzare si distingue in attiva e passiva.
La tecnica attiva prevede il coinvolgimento del paziente. Quest’ultimo deve effettuare movimenti ben precisi e seguire step by step tutte le indicazioni del proprio fisioterapista di fiducia. La terapia si dice passiva, invece, quando il paziente non è coinvolto attivamente. In questo caso è il terapista, attraverso la manipolazione degli arti e della muscolatura, ad effettuare i movimenti che occorrono al paziente per migliorare la propria condizione.
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Che cos’è la fisiokinesiterapia strumentale?
Oltre alla distinzione fra attiva e passiva in campo medico si parla anche di fisiokinesiterapia strumentale. Si tratta di terapie e cure che prevedono il ricorso a dispositivi tecnologici. Il fisioterapista può ad esempio avvalersi di:
- ultrasuoni
- onde d’urto che hanno proprietà: antidolorifiche, antinfiammatorie, anti-edema, di neo-vascolarizzazione e di stimolazione trofica del tessuto.
- radar che utilizzano le onde elettromagnetiche per un effetto antidolorifico.
- ionoforesi che prevede la somministrazione per via transcutanea di un farmaco con l’utilizzo di corrente continua prodotta da un apposito generatore.
- magnetoterapia
- laserterapia basata sulla possibilità di fornire ai tessuti energia elettromagnetica garantendo effetti: antinfiammatori, analgesici, biostimolanti e soprattutto rigenerativi.
- elettrostimolazione
- neuro-regolazione
Ad essa si contrappone la fisiokinesiterapia manuale. Quest’ultima consiste in un sistema riconosciuto di prevenzione, valutazione e trattamento di disturbi grazie all’uso delle mani esperte del fisioterapista. Fra le tecniche utilizzate vi sono: il rilasciamento, lo stretching, le manipolazioni articolari, ma anche esercizi per la stabilizzazione, il rinforzo muscolare, la coordinazione motoria e l’equilibrio oltre che esercizi posturali. Il professionista di fiducia può infine optare anche per la tape therapy ovvero l’applicazione di bende adesive ed elastiche sulle zone che hanno subito un trauma.
Tutti i benefici
I pazienti che si rivolgono a professionisti del settore per sottoporsi a trattamenti di fisiokinesiterapia godono di vari benefici. Quali? In primis la possibilità di ritrovare il vigore fisico che avevano prima dell’evento traumatico. Occorre sottolineare che non è sempre possibile, soprattutto in determinate patologie degenerative, che i trattamenti possano riportare il fisico allo stato precedente la loro manifestazione. In questi casi, gli specialisti, con tutti gli strumenti a loro disposizione, riescono a dare sollievo, a migliorare i movimenti, ma non possono ridare al fisico la possibilità di compiere tutti i movimenti di prima.
Fra gli altri benefici vi sono miglioramenti per la circolazione sanguigna, e il metabolismo e per l’apparato respiratorio.