Visita fisiatrica, in cosa consiste?

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Visita fisiatrica, in cosa consiste?

In cosa consiste la visita fisiatrica? In primis è bene sottolineare che si tratta di una visita medica che viene effettuata da un fisiatra ovvero un medico specializzato nella prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi e delle patologie riguardanti l’apparato locomotore e i nervi periferici. Possiamo pertanto dire che la visita fisiatrica non è altro che un’importante tappa del percorso riabilitativo di un paziente inseguito a:

  • un trauma,
  • una patologia
  • un processo infiammatorio
  • un intervento chirurgico

Il fisiatra si occupa di come disturbi, traumi e patologie possano influire sulla qualità di vita del paziente e decide, dopo una attenta anamnesi, la riabilitazione più adatta per il paziente affinché quest’ultimo possa ritornare alla vita precedente o comunque allo stile di vita migliore possibile.

Come si svolge una visita fisiatrica e quanto dura

Una visita fisiatrica ha una durata che varia a seconda dei casi presentati dai diversi pazienti e dalla possibilità o meno del fisiatra di esaminare esami clinici e diagnostici già effettuati in precedenza dal paziente. In generale la durata media di ogni visita è di circa mezz’ora. Vi sono però pazienti che richiedono una maggior attenzione e a cui deve essere dedicato maggior tempo per via delle patologie presentate o della mole di documentazione presentata ed altri, invece, che richiedono un minor tempo in quanto presentano patologie meno gravi.

Il paziente non necessita di effettuare una preparazione specifica prima della visita fisiatrica. L’importante è che mostri allo specialista, se quest’ultimo non ne è già in possesso, la cartella clinica e gli esiti di tutti gli esami fatti riguardo il trauma o la patologia in essere.

In primis il medico specialista in fisiatria analizza, durante la prima visita, insieme al proprio paziente, il problema presentato dallo stesso. Durante il colloquio il fisiatra può chiedere di esporre:

  • quando sono insorti i primi sintomi
  • il tipo di dolore avvertito
  • i disturbi ravvisati nello svolgimento delle azioni quotidiane
  • la propria storia clinica pregressa
  • la storia clinica dei propri familiari
  • i trattamenti compiuti fino a quel momento
  • la presenza di altre patologie in essere
  • il proprio stile di vita

Nella seconda parte della visita, invece, il medico specialista verifica le capacità di movimento del paziente. Il fisiatra analizza pertanto: la postura e i riflessi e a seconda dei vari casi può prescrivere nuovi esami specialistici come: radiografie, risonanze magnetiche ed ecografie o ulteriori accertamenti più specifici e mirati visti i dati già presenti all’interno della cartella clinica.

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Differenza tra visita fisiatrica e visita ortopedica

La visita fisiatrica si differenzia da quella ortopedica per l’obiettivo finale che persegue lo specialista. L’ortopedico vuole comprendere ciò che non funziona per farlo tornare a lavorare come dovrebbe. Il fisiatra, invece, vuole comprendere come il problema presentato dal paziente ne limiti le attività quotidiane andando privarlo di alcune libertà. Il primo pertanto si concentra solo sul danno, il secondo, invece, anche sulle ripercussioni sullo stile di vita. Ogni disturbo ha ripercussioni che possono variare. La mancanza di una delle falangi della mano, ad esempio, si ripercuote in maniera diversa sulla quotidianità di un medico chirurgo, di un pianista o di un filosofo. C’è chi deve poter usufruire di tutte le dita della mano per svolgere la sua professione e chi può trovare altri modi per dar sfogo al suo talento e alla sua professionalità.

Lo scopo della visita fisiatrica

Lo scopo della visita fisiatrica è quella di portare lo specialista a redigere un piano riabilitativo ad hoc per il proprio paziente per aiutarlo così a recuperare l’indipendenza perduta. Si pianifica, pertanto, step dopo step, un percorso adatto:

  • alla riduzione del dolore avvertito
  • al recupero dell’indipendenza
  • al potenziamento della forza muscolare e della mobilità articolare
  • al miglioramento della resistenza
  • ad implementare la coordinazione

Ogni piano di riabilitazione, creato ad hoc sulle possibilità del paziente, può comprendere l’uso di farmaci specifici – farmaci che solo il medico può prescrivere – sedute di fisioterapia e altri trattamenti fisici.

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